Agricoltori

Cooperativa Sociale Al di là dei Sogni

Regione
Campania
Località
Sessa Aurunca (Caserta)
Produzione
Zucche, zucchine, melanzane, broccoli, friarielli e a tipica papaccella napoletana
Regione
Campania
Località
Sessa Aurunca (Caserta)
Produzione
Zucche, zucchine, melanzane, broccoli, friarielli e a tipica papaccella napoletana
Agricoltori-Al-di-la-dei-sogni- 0016 Al di la-49.jpg
mappa-sessa-aurunca

“Prendersi cura della terra per prendersi cura delle persone; prendersi cura delle persone per prendersi cura dei territori”

Un bene confiscato alla camorra e una cooperativa sociale che favorisce l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate: parliamo di Al di là dei Sogni, realtà dal forte valore sociale, dedita in particolar modo alla coltivazione e trasformazione di ortaggi.

Un fertile cambiamento

Siamo a Maiano di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, ai confini con il Lazio, all’interno di un bene confiscato alla camorra affidato alla cooperativa guidata da Simmaco Perillo, suo legale rappresentante, e Paola Perretta, Responsabile dello stabilimento di produzione. Una realtà nata nel 2004 con l’obiettivo di offrire un modello di vita diverso da quello che in tanti sperimentano in questo territorio, a tal punto da doversene allontanare. Terreno fertile per sviluppare questo progetto è stata proprio l’agricoltura… naturalmente biologica. Così, una volta ricevuta la conferma della buona qualità dei terreni “abbiamo iniziato a coltivare direttamente con il biologico, confermando l’idea che si può fare, che si possono curare le persone e intanto curare la terra, prendendoci cura del territorio. È un circolo virtuoso”, spiega Simmaco.

Dai sottoli all’agriturismo passando per la fattoria didattica

Sui 17 ettari della Cooperativa vengono coltivate zucche, zucchine, melanzane, broccoli tipici campani, friarielli e anche della tipica papaccella napoletana. Ortaggi poi trasformati nei sottoli Fattoria dei Sogni all’interno del laboratorio aziendale, seguendo le ricette della tradizione campana, tramandate da mamme, nonne e zie. Prodotti che – insieme all’agriturismo e alla fattoria didattica – ci guidano alla riscoperta di questo territorio “un tempo simbolo del delirio camorristico, ora liberato dallo Stato e ripreso in mano dai cittadini”, continua Simmaco. “Per noi è stato naturale pensare a questo posto per i bambini”, aggiunge Paola. “Ci sembrava l’ideale affinché potessero giocare e usufruire degli spazi. Quando vanno via ci scrivono: questa fattoria è bellissima, in questa fattoria ci insegnano a rispettare la natura” e ciò significa che in qualche modo tanti piccoli semi vengono piantati”.