No, non è un errore di battitura diversamente da ciò che si potrebbe pensare: la batata rossa, l’Ipomoea Batatas, è una radice tuberosa dalle straordinarie proprietà, che non ha nulla a che fare con le patate vere e proprie. A differenziarle è proprio la famiglia di provenienza: la patata comune infatti fa parte delle Solanaceae, la stessa dei pomodori e delle melanzane, mentre la batata appartiene alla famiglia delle Convolvulaceae. Dalla buccia rossastra, ha un sapore dolce e intenso, e al suo interno nasconde un vivace colore arancione; la pianta è caratterizzata da steli rampicanti e fiori a campanula in primavera.
La batata ha alle spalle secoli di storia: nelle isole del Pacifico, le popolazioni amerinde si sono dedicate alla sua coltivazione per più di 5.000 anni. Arrivò in Europa con le prime esplorazioni di Cristoforo Colombo, diventando così parte dello scambio biologico instauratosi col Nuovo Mondo, al pari della cugina patata. Si diffuse in tutto l’Occidente, specialmente in Spagna e Portogallo, dove mantenne la fama di cibo povero. In Italia dovemmo aspettare il 1894, quando due contadini immigrati in America ritornarono portando la gustosa novità. La presenza in Asia, invece, è documentata già dal tardo XVI secolo.
La batata rossa viene trapiantata a maggio, a primavera inoltrata, mentre la raccolta avviene circa sei mesi dopo, intorno a novembre, prima delle gelate. Il suo ciclo produttivo dura, infatti, dai 180 ai 200 giorni. Quando gli steli iniziano ad ingiallire significa che finalmente è giunto il momento di raccogliere questa preziosa radice tuberosa. Proprio come la zucca, sua celebre compagnia di stagione, è particolarmente adatta per accompagnare le ricette che portiamo sulle nostre tavole in autunno: piatti caldi, magari cotti al forno, ma che ancora portano con sé l’eco e i colori vivaci dei mesi appena trascorsi.
Le diverse cultivar di batata si distinguono per il colore della buccia (gialla, rossa, viola o bianco-grigia), per il colore della polpa (bianca, gialla o rossastra), ma anche per il sapore e la consistenza. Nel mondo si contano circa 400 diverse varietà di batata. Le batate rosse che trovi nel nostro reparto ortofrutta provengono dall’ecosistema agricolo Le terre di Ecor.
Si presta a tutte le modalità di cottura e ricette tipiche della patata gialla e della zucca: risotti, creme, gâteau, gnocchi e perfino delle sfiziose chips. Un largo utilizzo è possibile anche nei piatti freddi, ad esempio nell'insalata di stagione, a piccoli pezzetti o grattugiata. La batata, quindi, è un’ottima e originale variante, sempre più presente nelle nostre cucine. Le batate possono essere conservate sia a temperatura ambiente che in congelatore. Una volta acquistate, potete avvolgere quelle non consumate in un sacchetto di carta, sistemandole in un contenitore; per prevenire la formazione di gemme inserite nel recipiente una mela.