Frutta e verdura di stagione

Ciliegia

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La pianta di ciliegio non ci offre solo un meraviglioso spettacolo nel periodo della fioritura, ma anche i suoi celebri frutti rossi. Dolci e succose al punto che delle ciliegie si dice siano “una tira l’altra”.

Il ciliegio in fiore è uno degli spettacoli più belli che la natura ci offre, quando la primavera è ormai alle porte. Non a caso, in Giappone, sopravvive ancora oggi una tradizione millenaria che consiste nella contemplazione della meravigliosa fioritura dei sakura, gli alberi di ciliegio. Appartenente alla famiglia della Rosaceae, la stessa delle rose, il ciliegio non ama la siccità, ha bisogno di irrigazioni regolari e predilige climi temperati e moderatamente piovosi. Le ciliegie bio che trovi in assortimento nel nostro reparto ortofrutta provengono dal nostro ecosistema agricolo Le Terre di Ecor

Origini

Le ciliegie hanno una provenienza lontana e incerta: per alcuni la loro origine si collocherebbe tra il Mar Nero e il Mar Caspio, ma c'è chi ipotizza che questa pianta affondi invece le sue radici nell’Asia nord occidentale. Stando all'etimo del termine "ciliegia"  sembra derivi dal latino cerasum, che rimanderebbe a Cerasunte, oggi Giresum, città della Turchia in cui il ciliegio era coltivato in abbondanza sin dall’antichità. Pare sia stato il generale romano Lucullo (I secolo a.C.) il primo a piantarlo in Italia, nel giardino della sua villa. Da lì, si sarebbe poi diffuso in tutto l’Occidente. 

Varietà

Per prima cosa bisogna distinguere tra due specie di ciliegio: quello dolce (Prunus avium) e quello acido (Prunus cerasus): dal primo nascono le ciliegie vere e proprie, distinte in tenerine, più piccole, tenere e succose, e duracine (i duroni), più grandi e sode. Dal Prunus cerasus, invece, nascono marasche, amarene e visciole, indicate per sciroppi e composte. Venendo poi in dettaglio alle varietà, si differenziano per dimensioni, colore della buccia e per la polpa, più o meno dolce e succosa. Tra le più note, si annoverano: Ferrovia, Bigarreaux, Giorgia, Ciliegia Marosticana e Mora di Cazzano. 

Stagionalità

Il ciliegio ci dona, in primavera, i suoi splendidi fiori bianchi screziati di rosa, ma per godere dei suoi irresistibili frutti dobbiamo attendere un periodo compreso tra metà maggio e la prima decade di luglio, con alcune variazioni in base alla varietà di appartenenza: le Bigarreaux, per esempio, sono le più precoci mentre le Ferrovia sono caratteristiche del mese di giugno. La raccolta delle ciliegie è manuale, vista la delicatezza del frutto, e si raccomanda di staccarle dal ramo solo una volta raggiunto il giusto grado di maturazione poiché tenderanno a rimanere acerbe se colte con anticipo. 

Consigli

Quando si acquistano, le ciliegie devono avere un colore omogeneo e brillante, più o meno rosso, e una consistenza più o meno soda, a seconda delle varietà di appartenenza. Devono risultare asciutte al tatto, con il picciolo ben attaccato e ancora vitale, di colore verde intenso. Sono frutti piuttosto delicati, che deperiscono facilmente e che non hanno una durata prolungata nel tempo. Si consiglia di riporle in frigorifero, in un sacchetto di carta preferibilmente bucherellato. È anche preferibile tenerle lontane da alimenti particolarmente aromatici, di cui tenderebbero ad assorbire gli odori. 

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