È quanto afferma Mauro Franzoni, Presidente di Levico Acque, azienda trentina che produce l’omonima acqua minerale naturale di alta montagna, da sempre convinta che oltre al valore economico sia necessario creare anche valore sociale e ambientale. Nel 2020, infatti, l’azienda è diventata Società Benefit, impegnandosi formalmente a porsi obiettivi valoriali che in un’ottica di economia rigenerativa intrecciano costantemente gli obiettivi economici con i benefici sociali, di sostenibilità e responsabilità.
A impatto zero già dal 2014, Levico Acque nel 2019, con il progetto LCA (Life Cycle Assessment), ha misurato l’emissione totale di CO2 che annualmente viene emessa nell’intero ciclo di vita dei propri prodotti, ottenendo la prestigiosa dichiarazione EPD (Environmental Product Declaration). Levico ha però deciso di non accontentarsi ed è infatti diventata la prima azienda CLIMATE POSITIVE nel settore delle acque minerali, ovvero non limitarsi a ridurre a zero le proprie emissioni, ma impegnarsi a rimuovere dall’atmosfera più CO2 di quanta effettivamente prodotta: addirittura il 110%. Questo obiettivo è raggiunto con una intensa attività di cura delle foreste, fino a 24.000 alberi all’anno.
Nel 2022 Levico Acque ha avviato “Levico Springs”, un progetto pluriennale unico nel suo genere, mirato alla salvaguardia del territorio all’interno del quale si trovano le sue fonti.
Tutto parte dal disastro che nel 2018 ha colpito l’arco alpino del Trentino e del Veneto, abbattendo centinaia di migliaia di alberi, passato alla storia come “Tempesta VAIA”. Anche il territorio di Levico Acque è stato interessato e l’azienda, in partnership con Etifor (ente collegato all’università di Padova), ha deciso di avviare il più grande progetto italiano mirato alla cura, rivitalizzazione e ripristino della foresta locale e di un bacino acquifero, coinvolgendo operatori specializzati, istituzioni e comunità.
“Non ci basta compensare, vogliamo rigenerare. Non ci accontentiamo di essere neutrali. Vogliamo agire in modo concreto per lasciare dietro di noi un ambiente migliore di quello che abbiamo trovato.” - Mauro Franzoni
Da sempre Levico ha deciso di imbottigliare la sua acqua esclusivamente in vetro, sia per una scelta di qualità che di responsabilità verso l’ambiente, e per diffondere l’abitudine virtuosa del vetro a rendere, già in uso in molti Paesi europei. In questo senso, Levico pensa che la comunicazione di questi valori debba iniziare dal prodotto stesso e, infatti, dal 2020 è stato avviato il progetto “ETICHETTE MANIFESTO”, ovvero etichette in edizione speciale (ormai alla quarta serie) che, grazie a impattanti messaggi visivi e verbali – sul vetro a rendere, sul consumo responsabile, sulla riduzione della plastica e altro – hanno l’obiettivo di far riflettere il consumatore su ciò che ognuno di noi può fare per dare un contributo significativo alla salvaguardia del nostro pianeta.
“Non c’è più tempo da perdere. Non solo per la natura, ma anche per noi stessi: l’adozione di uno stile di vita più responsabile deve avvenire oggi stesso” - Mauro Franzoni
Acqua Levico è un’“acqua minerale naturale”, una categoria definita dal D.Lgs. nº 176 dell’8 ottobre 2011, il quale recita: «Sono considerate acque minerali naturali le acque che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e, eventualmente, proprietà favorevoli alla salute». In breve, le acque minerali naturali si distinguono per la purezza originaria, la conservazione, il tenore di minerali, oligominerali e per i loro effetti positivi sulla salute. Levico, – la cui fonte è a 1.660 metri slm – è una delle acque più leggere d'Europa grazie al suo residuo fisso di soli 38mg/l, fatto che la colloca fra le “minimamente mineralizzate”. Per la sua leggerezza, la concentrazione infinitesimale di sodio e sali, Acqua Levico è indicata anche nelle diete iposodiche, nell’alimentazione degli ipertesi in particolare in quella di neonati e bambini.