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Creatività e vitalità in cucina

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Dalla cucina dinamica alla creatività in cucina, arte da tramandare ai più per far comprendere loro il valore del cibo per il loro benessere, attraverso alcuni estratti del volume “Cibo vitale. Nutrire l’uomo per rigenerare la terra” di Jasmin Peschke.

Un cibo vario, consumato con gioia e piacere, magari insieme ad altre persone, ha su di noi un effetto positivo. La “cucina dinamica” riprende questo approccio positivo. Ma che cosa intendiamo con il termine “cucina dinamica”?

“L’aggettivo “dinamico” indica un processo discontinuo, qualcosa il cui flusso, quindi, non è costante, ma si muove a volte lentamente, altre volte più velocemente, qualcosa di variabile. Sostanzialmente, si può definire “dinamico” ciò che porta in sé qualcosa di vivente. E questa descrizione si addice al nostro concetto di vitalità. Se la nostra vita fosse sempre uguale, ci annoieremmo tantissimo. In primo luogo, la dinamicità porta tensione, cambiamento e diversità. Se ci nutriamo sempre delle stesse pietanze non sperimentiamo alcuna diversità, alcun cambiamento e non ci sentiamo stimolati.” 

La top chef di Basilea Tanja Grandits sostiene la creatività in cucina.

“Per saper cucinare tutti i giorni non bisogna essere scienziati, ma avere voglia e curiosità di sperimentare ogni giorno qualcosa di nuovo. Io sono per un utilizzo semplice del cibo, sono per la gioia in cucina, per la curiosità, per il lasciarsi andare alla novità e al piacere del gusto. Questa è la più importante pietra miliare per la salute”.

Cucinare è un processo creativo che diventa un’arte. È un’attività tipicamente umana perché, tra gli esseri viventi, solo gli esseri umani possono cucinare il loro cibo. Cucinare significa anche scoprire il calore e utilizzarlo; del resto, abbiamo bisogno di calore per la nostra umanità, non solo fisicamente per la nostra temperatura corporea, ma anche come calore del cuore e come entusiasmo che ci infuoca. Ogni bambino dovrebbe imparare a cucinare. Scuole di cucina come quella della capocuoca Sarah Wiener offrono ai bambini la possibilità di scoprire e preparare cibi diversi in modo giocoso e gioioso.

“Vogliamo che i bambini sperimentino il cibo con tutti i loro sensi, che si avvicinino a gusti nuovi. Potrebbe trattarsi a esempio di una nuova erba aromatica che la classe coltiva sul davanzale e che poi mescola al burro o all’olio da spalmare sul pane integrale. Desideriamo che i bambini comprendano l’influsso dell’alimentazione sul loro benessere e sulla loro salute, non perché intendiamo dividere il mondo tra cibo salutare e cibo spazzatura, ma perché ai bambini piace l’acqua aromatizzata invece di una limonata in lattina ed è anche molto più dissetante. Non vogliamo che il loro gusto sia uniformato: vogliamo che abbiano sempre voglia di inventare una nuova base per la loro pizza, con prodotti freschi.”