
Notizie
Spesa Sospesa: condividere il cibo è un atto d'amore

Impegno
Fondazione Corte delle Madri

L’impegno sociale è uno degli ambiti di intervento di NaturaSì in materia di sostenibilità e non può prescindere da un altro concetto chiave: quello di comunità. Negli anni, infatti, abbiamo costruito un ecosistema sempre più pronto a recepire le esigenze del territorio. Tra queste, il sostegno a persone che vivono situazioni di fragilità, sia attraverso progetti di formazione e inserimento lavorativo, sia offrendo loro ospitalità, generi di prima necessità o un pasto caldo, come racconta l’esperienza di Milano. Di questi diversi aspetti – legati all’accoglienza nelle sue diverse sfaccettature – abbiamo par-lato con Elisabetta Umidi della Cooperativa Lule Onlus, Francesca Giancane dell’Associazione Mutuo Soccorso e Stella Brambilla, di Fondazione Corte delle Madri.
Attraverso la donazione di cibo e la spesa sospesa, contribuiamo alla predisposizione di pacchi contenenti generi alimentari che vengono donati nelle case popolari della zona 2 e 3 di Milano, ma forniamo anche cibo per la preparazione di pasti (tra i 120 e i 150) per i senzatetto di San Babila, della Stazione Centrale e di quella di Lambrate. Inoltre, grazie all’acquisto di un food truck, in sinergia con Comida, vengono distribuiti pasti caldi basati sui principi di una sana alimentazione.
Grazie alla spesa sospesa – attiva in tutti i punti vendita di Milano – e ad altre iniziative, lavoriamo anche per fronteggiare circostanze contingenti, come le emergenze umanitarie: tra queste, quella della vicina Ucraina, sia attraverso la donazione di aiuti alimentari che offrendo ospitalità ai rifugiati, grazie alla collaborazione con enti e associazioni presenti sul territorio, come la Fondazione Corte delle Madri di Bereguardo che già lavora per l’accoglienza di persone fragili.
Lule si occupa di donne vittime di tratta e più in generale di violenza. Con NaturaSì, portiamo avanti un progetto di inclusione attraverso percorsi di formazione e di inserimento lavorativo all’interno dei punti vendita di Milano. Un’opportunità di formazione individuale, prima ancora che professionale, perché per queste donne il lavoro non è solamente funzionale all’ottenimento del permesso di soggiorno, ma diventa anche un veicolo per la trasmissione della cultura e della lingua, che rappresentano il principale scoglio per creare coesione sociale.