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Iniziative per la terra, l’unica terra che abbiamo

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NaturaSì è partner di Wildlife Initiative in Mongolia per la conservazione e la tutela della biodiversità a livello globale, come ci racconta il tecnico faunistico Fabio Dartora.

Una squadra di ricercatori Italiani impegnati a livello globale nella salvaguardia della biodiversità, che lavorano a stretto contatto con le comunità locali per conservare gli habitat e proteggere specie animali in pericolo. Una squadra che racchiude diverse competenze, dalle spedizioni in campo alla stesura di report scientifici: documenti che puntano su dati solidi per individuare soluzioni concrete, utili a tracciare la difficile strada  per la conservazione di specie in declino.

Questa è la forza di Wildlife Initiative, professionisti appassionati al servizio dell’ambiente, che oggi operano nella lontana Mongolia per salvaguardare il Gatto di Pallas (Ocotolobus manul), piccolo felino della steppa centroasiatica, e il Leopardo delle nevi (Panthera uncia),  noto come il fantasma delle montagne. Le interazioni  tra specie vengono studiate con estrema meticolosità  da parte dei ricercatori di Wildlife Initiative per far coesistere le attività umane e il benessere delle specie presenti in natura. Dalla Mongolia all’Africa, più precisamente in Congo, dove la sopravvivenza di elefanti e leopardi è sempre più precaria a causa di attività umane spesso illegali tra estrazione mineraria senza regole e bracconaggio, la ricerca svela scenari importanti per approdare alla conservazione sia delle attività umane che dell’ecosistema. 

Il modus operandi 

Ovunque ci sia bisogno nel mondo, in aree particolarmente ricche di biodiversità – motore del pianeta e cuore pulsante della vita – la squadra di Wildlife Initiative è chiamata nel tentativo di salvare gli habitat e le specie in declino. Il modus operandi prevede sempre uno studio preliminare, che include una ricerca sistematica al fine  di ottenere il maggior numero possibile di dati sulla comunità animale. Così è possibile stilare una prima e indicativa check-list delle specie presenti nell’area del progetto e ricavare dati preziosi per strutturare le ricerche su specie più minacciate e/o meno conosciute. Da qui è possibile elaborare modelli statistici sofisticati, dai quali si ottengono risultati affidabili. Rigorose stime di densità, ecologia delle specie in termini di uso dell’habitat e del tempo, oltre che interazioni spazio-temporali tra specie, consegnano le chiavi per aprire la porta alla conservazione delle specie oggetto di attenzione. 

L’esperienza della Mongolia 

In Mongolia, la squadra di biologi conservazionisti vive assieme ai pastori nomadi, un antico popolo che segue ancora oggi i ritmi della natura. Per giungere alla conservazione è indispensabile penetrare la quotidianità della vita nella remota steppa e contribuire alle attività che compongono la vita dei pastori. A oggi, in quest’area, grazie alle ricerche di Wildlife Initiative, si sono raccolti molti dati sulla presenza e sull’ecologia del Gatto di Pallas e, più in generale, sulla complessa rete faunistica che coinvolge l’area di studio, nella quale è stato possibile trovare affioramenti rocciosi che compongono un mosaico surreale nella steppa sconfinata, unica roccaforte per il piccolo felino. Chiaramente, la necessità di radicare il progetto nell’area e l’esportazione del modello di  conservazione su altre aree richiederà diversi anni,   ma con l’aiuto dei supporters non vi saranno limiti! 

Per rimanere aggiornato sulle attività di Wildlife wildlifeinitiative.org