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L’armonica vibrazione della Fattoria Di Vaira

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Un sistema di ascolto olistico, basato sul propagarsi della vibrazione che produce l’armonia del suono: abbiamo incontrato il suo ideatore, Alfredo Bigogno, il cui progetto è approdato a Petacciato, nella stalla della Fattoria Di Vaira.

Le note di Emiliano Toso risuonano tra le dolci colline del Molise, alla Fattoria Di Vaira, accanto ai muggiti delle vacche e ai suoni della vita agricola, grazie ad Alfredo Bigogno, architetto ideatore di un innovativo sistema di ascolto olistico che sfrutta le vibrazioni prodotte dal suono: la sua particolarità infatti non risiede tanto nel diffondere una musica, quanto piuttosto nella centralità della vibrazione, qualcosa di atavico che ci riconnette alla nostra natura più profonda. Non è un caso dunque che, dalle terapie intensive neonatali, il progetto MAMI VOiCE sia arrivato fino alla campagna di Petacciato, avendo a che fare con la vita – e con la vitalità – nelle sue diverse forme.

Alfredo, com’è nato MAMI VOiCE?

Tutto ha avuto inizio dall’incontro con Grazia Di Michele, cantante, musicista e soprattutto musicoterapeuta che, sviluppando un progetto con i neonati nelle incubatrici, si era accorta del frastuono che caratterizzava i reparti delle terapie intensive neonatali. Inizialmente il mio intento era quello di attenuare o addirittura eliminare il rumore prodotto dai macchinari: un compito però impossibile. A quel punto mi sono reso conto che la sola cosa importante per un bimbo così piccolo è la voce della madre… se non potevo eliminare i rumori, volevo almeno includere all’interno delle incubatrici la voce della mamma. Ma anche in questo caso, ciò non era possibile, perché non può essere inserito alcun tipo di macchinario nelle termoculle… Grazie a un neonatologo, ecco però l’intuizione: prima di venire al mondo, noi abbiamo imparato a sentire e riconoscere la voce di nostra madre tramite le vibrazioni e non lo abbiamo più dimenticato. Da qui l’idea di mettere a punto un sistema fondato non tanto sul suono, quanto sulla capacità di propagarsi delle vibrazioni.

Come spiegheresti questo sistema in parole semplici?

Si compone di un amplificatore, non un amplificatore qualunque ma realizzato proprio per questo progetto, collegato a un vibrotrasduttore, una sorta di “eccitatore”, applicato ad una superficie rigida (in questo caso la calotta della termoculla) che funge da cassa di risonanza: il vibrotrasduttore facendo vibrare la calotta rigida la porta a diffondere la vibrazione e a produrre il suono, che diventa quasi un effetto collaterale della vibrazione. Il funzionamento è a batteria perché cerchiamo di ridurre il più possibile l’emissione di onde elettromagnetiche.

Dalle terapie intensive neonatali… alla stalla di una fattoria: com’è andata?

Vedendo gli effetti positivi prodotti sui neonati nelle termoculle – ma anche la curiosità di tutti coloro che, passando, appoggiavano l’orecchio – abbiamo messo a punto altri dispositivi fondati sul sistema MAMI VOiCE, che permettessero a tutti di immergersi in un’esperienza unica di ascolto olistico, godendone profondi benefici: sono nati così il lettino, la tavoletta e i totem armonici, che hanno trovato posto alla Fattoria Di Vaira.

Com’è avvenuto l’incontro con la Di Vaira?

Collaborando con Emiliano Toso nell’ambito di un progetto sviluppato con l’Università di Padova, gli avevo manifestato il mio desiderio di trasferire tale progetto in ambito agricolo. Così mi ha suggerito di incontrare Luca Niro, dell’Azienda Agricola Posta Faugno, che aveva già portato la musica in campo. A questo punto è stato proprio Luca che mi ha indicato la Fattoria Di Vaira, dove il progetto è stato accolto con entusiasmo.

Raccontaci qualcosa di più a proposito di questi totem?

Sono realizzati in legno d’abete, ma non di un abete qualunque: si tratta, infatti, dell’abete Rosso Armonico Camuno, prezioso non solo per le sue straordinarie proprietà di amplificazione del suono, ma anche perché ricavato dagli alberi caduti durante la devastante tempesta Vaia, che si è abbattuta sulle Dolomiti nel 2018. Il sistema è lo stesso del MAMI VOiCE utilizzato per le termoculle: il vibrotrasduttore, qui applicato su una superficie di legno grezzo, produce una vibrazione che si trasforma in suono di alta qualità. In questo caso la batteria, a lunghissima durata, si ricarica attraverso i pannelli solari. Ne sono stati collocati tre all’interno della stalla a distanza di 80 metri l’uno dall’altro e uno in particolare in corrispondenza della sala parto, con una programmazione di brani di Emiliano Toso e musica accordata a 432 hertz. Io me le immagino - e mi sembra pure di vederle - le vibrazioni che si spostano nella stalla: può esserci tutto il frastuono che vuoi, si è sempre pervasi dalla vibrazione.

Nei miei concerti oltre ad ascoltare la musica, si diventa musica e si sente ciò che la scienza sta dimostrando, cioè che le nostre cellule suonano, hanno dei tessuti per cui creano – con delle firme vibrazionali – una comunicazione basata sulla musica che torna ad essere uno degli strumenti che consente all’uomo di sentirsi più connesso con la terra e con la natura. - Emiliano Toso, biologo e compositore

All’interno della stalla, abbiamo concentrato l’ascolto in due fasi: una dopo la mungitura, l’altra quando tutte le attività sono state completate, così da ricavare dei momenti che fossero tutti per loro, perché la scelta di dotarci di questo sistema è stata fatta esclusivamente per il benessere delle vacche che appaiono più serene e tranquille. La musica la senti, ma non è solo una diffusione audio: sono vibrazioni, qualcosa di più profondo. Che la musica dia dei benefici in chi la ascolta è un dato di fatto: ciò vale per noi, ma anche per le piante e per gli animali.

Fabio Cordella, direttore della Fattoria Di Vaira

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