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Una sperimentazione all’avanguardia

Nopla

In occasione della settimana europea per la riduzione dei rifiuti, dal 18 al 26 novembre, Donatella Pavan, presidente dell’Associazione Giacimenti Urbani, capofila di NoPlà ci racconta com’è andata la sperimentazione del progetto in 13 negozi NaturaSì di Milano.

La produzione di imballaggi va più veloce degli sforzi per ridurli o riciclarli. Come fare per non venire ricoperti di rifiuti? Vanno in packaging il 40% della plastica e il 50% della carta prodotta in Europa, tant’è che l’Unione europea ha calcolato che, con l’attuale trend di produzione, nel 2030 il packaging waste crescerà del 19%. Per rispondere a questa emergenza le Nazioni Unite stanno lavorando ad un Global Plastic Treaty e l’UE ha presentato a novembre 2022 la proposta di Regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio, che entro l’estate 2024 dovrebbe diventare legge.

Qual è la strada maestra per fare fronte a questo problema? Il Piano A per la soluzione è costituito da la riduzione e il riuso, passando dal paradigma dell’estrarre valore dal Pianeta (materie prime, petrolio, energia) e successivo smaltimento, al concetto di produrre valore usando sempre la stessa quota di risorse. A livello territoriale l’associazione Giacimenti Urbani, in collaborazione con NaturaSì, a Milano ha avviato una sperimentazione in alternativa al monouso, fornendo dei contenitori riutilizzabili ai clienti che hanno scelto di aderire al progetto.

Le fasi del progetto NoPlà

Con l’obiettivo di sperimentare la pratica del riuso in alternativa all’usa&getta, l’associazione Giacimenti Urbani si è rivolta a NaturaSì nell’ormai lontano 2019 per coinvolgerla nel progetto “NoPlà, facciamo esercizio contro la plastica monouso”. In collaborazione con l’Università Milano Bicocca e Cascina Cuccagna, nell’ambito del bando Cariplo Plastic Challenge 2019, Giacimenti Urbani ha proposto a NaturaSì di testare con i suoi clienti – individuati come soggetti particolarmente sensibili ai temi ambientali – un nuovo modello di consumo: l’acquisto al banco gastronomia con contenitori riutilizzabili al posto dell’usa&getta. Partito il 1° febbraio 2023, il progetto ha previsto la consegna al cliente di un kit di quattro contenitori di diverse dimensioni da utilizzare al banco gastronomia.

Come è andata? il questionario

Il progetto NoPlà è durato sei mesi e si è concluso il 31 luglio 2023 con l’adesione di 441 clienti. NaturaSì ha comunque scelto di proseguire oltre la data del 31 luglio 2023, dando la possibilità ai clienti già aderenti al progetto di continuare con questa modalità di acquisto. Il progetto era una sperimentazione e come tale doveva rilevare i vantaggi ma anche i nodi critici di questo modello. Dal questionario erogato per valutare il progetto, è emerso che:

  • Più del 50% delle persone ritiene che il passaggio a contenitori riutilizzabili sia una valida e concreta alternativa all’usa&getta per una riduzione dei rifiuti e una maggiore sostenibilità ambientale.

  • L’aspetto più critico ha a che fare con la difficoltà di modificare le proprie modalità di fare la spesa, ricordandosi per esempio di portare con sé i propri contenitori, soprattutto in città, dove in molti partono al mattino per rientrare a casa solo la sera.

  • È stata molto apprezzata, per contro, la fattura dei contenitori, la facilità di utilizzo e lavaggio e l’ottima conservazione degli alimenti.

  • Tra le richieste emerse, quella di poter ampliare il progetto utilizzando i contenitori in altre reparti oltre alla gastronomia.

In conclusione, chi ha scelto di aderire al Progetto e ha sottoscritto il Patto di collaborazione si è espresso più che positivamente e le risposte e le considerazioni dei clienti sono molto interessanti e stimolanti. L’attenzione a tematiche ambientali risulta di primaria importanza e influisce anche nelle scelte di acquisto. Per molti si potrebbero adottare comportamenti e scelte ancora più virtuose per ridurre al minimo l’utilizzo di plastica e imballaggi monouso.

Il riutilizzo in Europa

In generale la sperimentazione di NoPlà non rappresenta una posizione residuale ma un movimento di opinione in crescita, che, come dimostra Planet Reuse – piattaforma e rete online europea che riunisce professionisti per connettersi, imparare e collaborare – vede oltre 400 sperimentazioni in corso in Europa. Alcune di queste sono attive in Italia, come Rent Solution, la quale affitta piatti e bicchieri riutilizzabili nei grandi eventi.

Per allargare il movimento d’opinione in merito e fare in modo che il riutilizzo diventi un’opzione sempre più realistica, se ne parlerà in Cascina Cuccagna a Milano nell’ambito del Festival di Giacimenti Urbani il 17 novembre durante l’incontro “Riutilizzo, una scelta necessaria?” organizzato da Giacimenti Urbani in collaborazione con Planet Life Economy Foundation. Per info: giacimentirubani.eu

Analisi dei vantaggi ambientali

Per capire se effettivamente l’uso di contenitori riutilizzabili sia vantaggioso dal punto di vista ambientale, l’Università degli Studi Milano Bicocca, partner del progetto, ha avviato un’analisi dei possibili impatti sul clima dovuti alle emissioni di gas climalteranti:

  • A partire già dal sesto riutilizzo, il contenitore riutilizzabile risulta meno impattante, nonostante in fase di produzione si emettano gas climalteranti 4 volte di più rispetto ai contenitori monouso;

  • Il lavaggio in lavastoviglie dei contenitori riutilizzabili genera impatti pari a circa un ventesimo della fase di produzione;

  • Viene confermata l’importanza della fase di trasporto (modalità e distanza percorsa), che anche in questo caso è a vantaggio dei contenitori riutilizzabili.