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Il presidio Slow Food del mese di luglio: l'Aglio Rosso di Nubia

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È il tradizionale aglio in trecce, costituito in media da dodici bulbilli e caratterizzato all’esterno da tuniche bianche, all’interno da quelle rosse: parliamo dell’Aglio Rosso di Nubia, che deve il suo nome a una piccola contrada di Paceco (Trapani) dove ancora oggi viene coltivato, generalmente in asciutta, su terreni scuri e argillosi, in rotazione con melone, fave e grano duro.

Seminato tra novembre e dicembre, talvolta anche in gennaio, si raccoglie fresco nel mese di maggio, oppure a giugno, essiccato in parte quando è ancora in campo. Per la raccolta, si deve attendere la sera, addirittura la notte nelle giornate più calde, quando le foglie sono più umide e dunque risulta più facile intrecciare manualmente i bulbi, come da tradizione. Dal gusto particolarmente intenso e deciso, è l’ingrediente fondamentale di alcuni piatti tipici della cucina trapanese, come il cous cous di pesce e la pasta cull’àgghia, condita con aglio pestato, basilico, mandorle, pomodoro, olio extravergine, sale e pepe. 

Grazie all’alleanza con Slow Food Italia, puoi trovare  l’Aglio Rosso di Nubia e altri Presìdi nel corner dedicato dei Negozi Bio NaturaSì.