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Tanto nel grande, così nel piccolo

Biodiversita-NaturaSi

Il 22 maggio è la Giornata internazionale della biodiversità, una ricorrenza che ogni anno ci ricorda come la diversità faccia parte della nostra vita, la renda interessante e degna di essere vissuta.

Un paesaggio variegato incuriosisce il nostro sguardo, con la sua ricchezza di forme e colori e l’alternarsi di zone dalle caratteristiche peculiari; distende inoltre i nostri sensi, molto più di quanto non faccia una distesa di natura tutta uguale.

Allo stesso modo, il nostro menù è più ricco se alla monocoltura intensiva di un cereale alterniamo, per esempio, coltivazioni diverse, come peperoni, cicorie e pomodori: è la varietà che stuzzica i nostri sensi, i nostri occhi e, soprattutto, il nostro palato, rendendo più piacevole l’atto stesso del mangiare, ma permettendoci anche di assimilare meglio il cibo grazie alla complementarietà dei diversi nutrienti. Se in un campo vengono coltivate solo cipolle, o altre monocolture, quando si diffonde un parassita, questo attaccherà l’intera coltivazione; al contrario, nel caso di colture diverse, la diffusione del parassita sarà più contenuta. Una prospettiva unilaterale ci rende vulnerabili, mentre la versatilità si trasforma in resilienza.

Nel bel mezzo di una passeggiata nella natura, ci sorprende la grande varietà di piante che ci circonda: più grandi e più piccole, con foglie diverse per dimensioni, forme, addirittura per differenti sfumature di verde. Per non parlare dei fiori, ognuno semplicemente perfetto e bellissimo, così com’è, eppure così diverso da qualsiasi altro fiore. E poi, ovviamente, i tanti animali, dalle vacche al pascolo fino alle creature più piccole che abitano il sottosuolo.

Questa è la biodiversità su cui si basa la vita: tanti esseri viventi diversi tra loro e tante diverse specie animali e vegetali che rappresentano una varietà straordinaria, senza la quale non esisterebbe nemmeno la vita. Una legge eterna, che governa il cosmo, dice che ciò che è grande è anche piccolo: in base a questo, ciò che è grande si compone di quel che è più piccolo e ciò che è piccolo conserva traccia di quel che è più grande. Ecco dunque che quanto sperimentiamo dentro di noi determina il mondo in cui ci relazioniamo con gli altri e, più in generale, con il mondo esterno: se sono di buon umore, vedrò il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto. Viceversa, il mondo esterno è il nostro specchio: se il giardiniere ha il pollice verde, ciò che potremo ammirare dalla nostra finestra sarà un rigoglioso giardino fiorito.

La salvaguardia della biodiversità parte dal campo e arriva fino al nostro menù e si traduce in qualcosa di buono anche per la diversità del nostro microbioma intestinale, perché la presenza di diversi batteri intestinali attivi rappresenta la base della nostra salute e del nostro benessere. Tra quel che accade nell’ambiente e le piccole cose che accadono dentro di noi esiste quindi una corrispondenza. Prendersi cura di questa relazione è indispensabile: lo facciamo promuovendo una vita sana e salvaguardando la diversità sia su larga scala che su piccola scala, sia dentro che fuori di noi.

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