La consapevolezza alimentare in aiuto di mamma e papà

Spazio Bimbi

Visore-Annachiara

Inauguriamo un nuovo spazio dedicato all’alimentazione dei bambini e delle bambine, lasciandoci guidare dai consigli di Annachiara Zottarel, esperta di cucina e di alimentazione cosciente

A mangiare bene si comincia sin da piccoli, ma non è sempre facile indirizzare i nostri bambini e le nostre bambine verso frutta, verdura e altri alimenti “che fanno bene” e, più in generale, verso un’alimentazione più consapevole. Per dare un aiuto a mamme, papà, nonni e nonne, zie e zii e in generale a tutti coloro che si trovano ad avere a che fare con i più piccoli, ci siamo rivolti a un’esperta in materia: Annachiara Zottarel, mamma e appassionata di cucina che, dopo la laurea in Scienze e tecnologie dell’alimentazione, ha esplorato questo mondo. A partire da questo numero, Annachiara ci guiderà mese dopo mese in un percorso alla scoperta dell’alimentazione cosciente, fornendoci consigli e utili suggerimenti per un approccio più consapevole alla nutrizione, così da rendere il “mangiar bene” alla portata di tutti… anche dei più piccoli e delle più piccole. Le abbiamo lasciato la parola per farci raccontare questo nuovo progetto, che prenderà il via con due interessanti approfondimenti dedicati alle noci brasiliane e al cavolo nero.

Possiamo tutti convenire che la natura è perfetta. Talmente efficiente che da un ovulo fecondato da uno spermatozoo, in soli nove mesi, si arriva ad avere un bambino di più di tre chili, completamente formato, con tutti i suoi organi e le sue cellule specializzate alla propria funzionalità. È stupefacente pensare che in tutto questo complesso meccanismo noi non abbiamo nessun ruolo attivo. Certo, la madre si assicura di trasmettere al feto tutti i nutrimenti di cui necessita e presta attenzione alla sua salute e al suo corpo; ma non pianifichiamo il lavoro necessario affinché il bambino si formi nel modo giusto. Tutto avviene senza il nostro intervento e in modo assolutamente perfetto.

Dopo nove mesi di attesa il bambino si presenta al mondo con l’aiuto – non più passivo – della madre e dal quel momento il corpo della mamma, ancora naturalmente, dovrebbe essere in grado di nutrirlo in modo ottimale ed esclusivo fino a circa sei mesi di vita, senza fatica e senza intervento. La natura si preoccupa a che tutto questo avvenga in modo ottimale sia per la madre sia per il figlio.

Passati i primi sei mesi, ecco! È tempo di introdurre cibi diversi dal latte materno (o dal latte in formula) e con esso arriva il momento per i genitori di fare delle scelte attive per il proprio figlio. È un periodo molto delicato per le famiglie che si trovano ad affrontare grandi dubbi e ansie. Cosa posso dare da mangiare a mio figlio? Da dove cominciare e come? Disagio e stress assalgono i genitori e chi si prende cura del bambino i quali, spinti dal desiderio di far crescere i propri figli sani e forti, si trovano a prendere delle decisioni importanti che possono influenzare il loro futuro. Il peso di una tale scelta, in una società ricca di proposte e alternative anche molto diverse fra loro, fa sentire spesso i genitori confusi e senza punti di riferimento.

Non è facile, infatti, orientarsi tra letteratura scientifica, libri, consigli non richiesti, ricettari, video sui social, ma è possibile comunque identificare alcuni elementi di base capaci di aiutarci in un percorso comune di consapevolezza alimentare per vincere ogni incertezza. Parleremo di verdura e frutta, di cereali, delle proteine vegetali, della frutta secca e oleosa e del comportamento alimentare in senso più ampio. Nella mia esperienza di esperta di alimentazione naturale ho avuto l’opportunità di studiare diversi approcci all’alimentazione del bambino per poi poter orientare anche la mia scelta personale di madre. Quello della scelta sull’alimentazione complementare non è altro che un primo passo da fare, perché in ogni tappa evolutiva del bambino sorgeranno nuove domande e nuove sfide. Inoltre, più il bambino comincerà ad essere consapevole di ciò che ha attorno, più sarà necessario misurarsi anche con gli stimoli – spesso fuorvianti o svantaggiosi per il suo benessere (come pubblicità, differenze alimentari nel gruppo dei pari, alimenti poco salutari offerti, ecc.) – che riceverà dall’ambiente esterno. La cosa importante e rassicurante da ricordare, tuttavia, è che ogni scelta che prenderai come genitore informato sarà sempre quella perfetta per tuo figlio.

di Annachiara Zottarel