Sì, viaggiare

Peppe D’Aietti (Guida Ambientale a Pantelleria): “Ho la fortuna di vivere nell’isola di Pantelleria, un concentrato di bellezza e diversità che rappresenta un vero e proprio continente tascabile. Pantelleria è bella non soltanto perché è un insieme di “belle cose” - il lago, la montagna grande, le scogliere, le grotte – ma anche e soprattutto per l’incontro tra la natura e l’opera dell’uomo, impresso nel paesaggio antropizzato dell’isola”.

“Il paesaggio di Pantelleria è ricco di diversità, a partire proprio dalla sua impronta agricola. Essendo al centro del Mediterraneo, ti aspetteresti un’isola di pescatori, mentre qui puoi trovare quasi esclusivamente contadini. Il nostro mare burrascoso è sempre stato denso di pericoli, di conseguenza i nostri predecessori si orientarono verso l’entroterra, rendendo la terra fertilissima di Pantelleria il volano della loro sopravvivenza”.

Simone D’Alò (Cooperante Internazionale): “In una delle mie esperienze di cooperazione mi sono ritrovato in Etiopia, ad Addis Abeba, a gestire un programma educativo per adolescenti. L’organizzazione aveva costruito una struttura per ospitare questi ragazzi, tutti provenienti da background piuttosto complicati, e offriva loro una borsa di studio per il completamento degli studi secondari. Come manager di questo progetto educativo, io mi dovevo occupare della gestione della struttura e dei ragazzi. Quindi mi sono ritrovato un po’ ad essere fratello maggiore, mamma, papà, babysitter, educatore, manutentore. Ho fatto un po’ di tutto, però è stata sicuramente un’esperienza incredibile”.

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